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ANNE FRANK E IL NOSTRO LAVOROIl giorno del suo tredicesimo compleanno Anne Frank ricevette come regalo un diario, nel quale durante il periodo in clandestinità trascrisse i suoi pensieri e i suoi sentimenti.
Dopo la morte di Anne, avvenuta a Bergen-Belsen nel 1945, suo padre, Otto Frank, decise di pubblicare il suo diario, ai fini di sconfiggere quell’odio che aveva ucciso le sue figlie. Con il trascorrere degli anni, il Diario di Anne Frank è stato definito dall’Unesco “uno dei dieci libri più letti al mondo”. La nostra Associazione - Partner ufficiale italiano de La Casa di Anne Frank - utilizza la storia di Anne Frank e la sua positività per incoraggiare le persone a lottare per un mondo migliore, analizzando le conseguenze causate dalla discriminazione, dai pregiudizi e dall’indifferenza, atteggiamenti che riscontriamo ancora oggi, in numerosi casi. Interveniamo nei contesti scolastici, avvicinandoci ai giovani – che sono il nostro futuro -, ma non solo. Incoraggiamo chiunque a imparare dagli errori del passato per costruire oggi una società di bene, celebrando l'unione, l'inclusione, la tolleranza, l'accettazione, la pace, l'amore e la nostra individualità e autenticità. |
UN MESSAGGIO DALLA NOSTRA PRESIDENTE E FONDATRICE“All'età di tredici anni ho letto per la prima volta 'Il Diario di Anne Frank', una testimonianza che mi ha colpita profondamente. Mi sono resa conto che, sfortunatamente, la discriminazione e l'indifferenza fanno ancora parte del presente ma non sapevo cosa fare. Crescendo, e dopo varie esperienze, nel 2013 ho deciso di scrivere il libro 'Quando dal cielo cadevano le stelle', che punta i riflettori sul rastrellamento del ghetto ebraico del 16 ottobre del 1943, attraverso gli occhi di Lia, adolescente italiana, deportata con l'unica colpa di essere ebrea. Non mi resi conto di quanto la mia vita stesse cambiando. In quegli anni, infatti, entrai anche in contatto con la scrittrice e speaker statunitense Cara Wilson Granat, la quale per anni ha corrisposto con Otto Frank - il papà di Anne e Margot -, pubblicando le loro lettere su un libro. E subito mi resi conto di avere davanti una persona straordinaria, col cuore pieno di luce e di bontà che ancora oggi è una delle mie più care amiche.
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Ebbi così modo di conoscere maggiormente la storia della famiglia Frank e di sapere che Buddy Elias - cugino di Anne e Margot Frank - era l’unico membro della famiglia ancora in vita.
Nel 2014 e nel 2015 instaurai una profonda amicizia con Buddy, fino al giorno della sua morte. Ci sentivamo regolarmente via e-mail e non passa un giorno in cui non pensi a lui, ai suoi insegnamenti, al suo sorriso, a tutte le cose che mi raccontava sulla sua vita e sulla sua cugina Anne Frank, incoraggiandomi nei miei sogni e nei miei ideali. È stato grazie alla mia amicizia con Buddy, infatti, se mi sono resa conto che in Italia mancava una Fondazione che onore avrebbe portato il nome di Anne Frank per poter ricordare la sua storia, il suo Diario, le vittime della Shoah. Sino a promuovere oggi la pace, il rispetto e l'accoglienza.
Nel 2015 ho costituito l’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank di cui ne sono Presidente e Fondatrice, che nel 2018 è diventata Partner Italiano de La Casa/Museo di Anne Frank con il quale, ormai, collaboriamo attivamente.
Con immenso onore inoltre collaboriamo attivamente con Scuole, Comuni, Enti, biblioteche e Sopravvissuti al dramma della Shoah quali Sami Modiano, Kitty Braun Falaschi, la Senatrice a Vita Liliana Segre ed Eva Schloss, sorellastra di Anne Frank.
Abbiamo all’attivo numerosi progetti educativi come laboratori, mostre itineranti, viaggi della Memoria, e incontri con Sopravvissuti al dramma della Shoah. Protagonisti sono sempre gli studenti, per incoraggiarli a riflettere, a essere cittadini attivi oggi e a celebrare la propria individualità, accettando il prossimo e noi stessi per come siamo.
Sono inoltre ideatrice del cortometraggio “Il nostro nome è Anna”, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali. Il corto – durata 20 minuti – per la prima volta in assoluto porta gli ideali di Anne Frank nella nostra società oggi. La protagonista (interpretata dalla bravissima Ludovica Nasti, attrice della serie Rai ‘L’Amica Geniale’) si ritrova circondata da una società che non comprende e decide di lottare per i propri ideali, combattendo contro il bullismo e l’indifferenza. Il corto ha avuto numerose anteprime (incluse Amsterdam, presso la Casa - Museo di Anne Frank, Italia, Londra) e proiezioni in numerose scuole. Oggi è inoltre disponibile su Amazon Prime.
Stiamo sviluppando numerosi nuovi progetti; per non dimenticare, per unire il passato al presente e costruire oggi una società di Memoria, rispetto, inclusione, pace e tolleranza.
E quello che so di sicuro, è che non mi fermerò mai."
Nel 2014 e nel 2015 instaurai una profonda amicizia con Buddy, fino al giorno della sua morte. Ci sentivamo regolarmente via e-mail e non passa un giorno in cui non pensi a lui, ai suoi insegnamenti, al suo sorriso, a tutte le cose che mi raccontava sulla sua vita e sulla sua cugina Anne Frank, incoraggiandomi nei miei sogni e nei miei ideali. È stato grazie alla mia amicizia con Buddy, infatti, se mi sono resa conto che in Italia mancava una Fondazione che onore avrebbe portato il nome di Anne Frank per poter ricordare la sua storia, il suo Diario, le vittime della Shoah. Sino a promuovere oggi la pace, il rispetto e l'accoglienza.
Nel 2015 ho costituito l’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank di cui ne sono Presidente e Fondatrice, che nel 2018 è diventata Partner Italiano de La Casa/Museo di Anne Frank con il quale, ormai, collaboriamo attivamente.
Con immenso onore inoltre collaboriamo attivamente con Scuole, Comuni, Enti, biblioteche e Sopravvissuti al dramma della Shoah quali Sami Modiano, Kitty Braun Falaschi, la Senatrice a Vita Liliana Segre ed Eva Schloss, sorellastra di Anne Frank.
Abbiamo all’attivo numerosi progetti educativi come laboratori, mostre itineranti, viaggi della Memoria, e incontri con Sopravvissuti al dramma della Shoah. Protagonisti sono sempre gli studenti, per incoraggiarli a riflettere, a essere cittadini attivi oggi e a celebrare la propria individualità, accettando il prossimo e noi stessi per come siamo.
Sono inoltre ideatrice del cortometraggio “Il nostro nome è Anna”, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali. Il corto – durata 20 minuti – per la prima volta in assoluto porta gli ideali di Anne Frank nella nostra società oggi. La protagonista (interpretata dalla bravissima Ludovica Nasti, attrice della serie Rai ‘L’Amica Geniale’) si ritrova circondata da una società che non comprende e decide di lottare per i propri ideali, combattendo contro il bullismo e l’indifferenza. Il corto ha avuto numerose anteprime (incluse Amsterdam, presso la Casa - Museo di Anne Frank, Italia, Londra) e proiezioni in numerose scuole. Oggi è inoltre disponibile su Amazon Prime.
Stiamo sviluppando numerosi nuovi progetti; per non dimenticare, per unire il passato al presente e costruire oggi una società di Memoria, rispetto, inclusione, pace e tolleranza.
E quello che so di sicuro, è che non mi fermerò mai."
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