Rhonda Fink Withman - Intervista esclusiva
E' un grandissimo onore avere ospite su UN PONTE per ANNE FRANK Rhonda Fink - Whitman, una donna straordinaria con moltissime cose da raccontare, inclusa la stesura di un libro da non perdere...
Grazie Rhonda per aver accettato di essere intervistata, è un vero onore per noi averti qui. Sei così tante personalità meravigliose: una conduttrice televisiva, un’autrice… puoi raccontarci qualcosa in più?
Sono cresciuta in Philadelphia, nello stato della Pennsylvania (Stati Uniti) e attualmente vivo in un sobborgo di Philadelphia con il mio meraviglioso marito, Mike, con il quale sono sposata da oltre 28 anni, e i nostri figli Josh, di 22 anni, e Shayna, di 19. Abbiamo due gatti e durante il tempo libero facciamo volontariato. Dopo aver preso una pausa per scrivere il mio libro 94 Maidens-94 Fanciulle, sono tornata nelle scuole a parlare della Shoah davanti agli studenti, e anche in alcune sinagoghe. Al momento non sto scrivendo altri libri, ma mi sto impegnando molto per promuovere 94 Maidens-94 Fanciulle e far conoscere alle persone uno dei lati più bui del nostro passato. Mi piacerebbe se anche dall’Italia potessero sostenermi cliccando “mi piace” sulla mia pagina Facebook , visitando il mio sito ufficiale, o seguendomi su Twitter! Il mio libro non è ancora stato tradotto in italiano, ma per chi conosce l’inglese si tratta sicuramente di una storia ricca di significati.
Sono cresciuta in Philadelphia, nello stato della Pennsylvania (Stati Uniti) e attualmente vivo in un sobborgo di Philadelphia con il mio meraviglioso marito, Mike, con il quale sono sposata da oltre 28 anni, e i nostri figli Josh, di 22 anni, e Shayna, di 19. Abbiamo due gatti e durante il tempo libero facciamo volontariato. Dopo aver preso una pausa per scrivere il mio libro 94 Maidens-94 Fanciulle, sono tornata nelle scuole a parlare della Shoah davanti agli studenti, e anche in alcune sinagoghe. Al momento non sto scrivendo altri libri, ma mi sto impegnando molto per promuovere 94 Maidens-94 Fanciulle e far conoscere alle persone uno dei lati più bui del nostro passato. Mi piacerebbe se anche dall’Italia potessero sostenermi cliccando “mi piace” sulla mia pagina Facebook , visitando il mio sito ufficiale, o seguendomi su Twitter! Il mio libro non è ancora stato tradotto in italiano, ma per chi conosce l’inglese si tratta sicuramente di una storia ricca di significati.
Hai scritto 94 Maidens-94 Fanciulle, un libro che racconta la storia della tua famiglia durante l’Olocausto. È un romanzo molto importante e toccante, che ha ricevuto ottime recensione. Raccontaci qualcosa in più…
Non era una scelta scrivere questo libro, era una responsabilità. Numerose testimonianze sull’Olocausto sono state trasformate in libri, ed essendo io figlia di una sopravvissuta, nonché madre di due giovani adulti, sapevo che volevo fare lo stesso. Si tratta della storia della mia famiglia, di una storia che merita di essere raccontata. Ogni storia è importante. E ogni storia dovrebbe essere ascoltata perché c’è sempre qualcosa da imparare. Non sarà mai trascorso troppo tempo dalle atrocità del nazismo per smettere di ascoltare tali storie. Inoltre, è importantissimo ascoltare oggi queste testimonianze, oggi che abbiamo ancora la possibilità di essere in contatto con alcuni sopravvissuti all’Olocausto e liberatori. Il mio libro è ispirato a eventi realmente accaduti, nonché alla storia di mia madre. I capitoli sono brevi, così possiamo interrompere e riprendere la lettura quando vogliamo. In un capitolo, ad esempio, accompagno i lettori nel mio viaggio alla ricerca della verità, per scoprire esattamente che cosa successe alla mia famiglia, mentre nel capitolo dopo, ci troviamo indietro nel tempo, per rendere il tutto ancora più vero. Il mio metodo di scrittura ricorda quello conversato, e spesso i lettori mi dicono che sembra che, durante la lettura, io sia nella stessa stanza con loro a raccontare ad alta voce ogni cosa. Secondo me, è un bellissimo complimento! E sono molto grata a chi recensisce il mio romanzo votandolo con 5 stelline!
Prima di scrivere 94 Maidens, poiché tua madre soffre ancora a causa di tutto quello che ha subìto durante l’Olocausto, hai deciso di andare in Germania, dove ti sei fatta strada fino ad arrivare al più grande archivio nazista che il mondo abbia mai visto, nel tentativo di scoprire che cos’era successo a tua madre durante la Seconda Guerra Mondiale. Che cosa hai provato andando in Germania e vivendo sulla tua pelle quello che tua madre aveva vissuto?
È stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto. Abbiamo visitato 7 campi di concentramento in tredici giorni. È stata un’esperienza molto profonda, sia psicologicamente sia fisicamente. abbiamo pianto tanto. Partecipavamo ai vai tour cominciando di mattina, molto presto, e alla sera eravamo distrutti. Quando rientravamo in hotel, mio marito e mio figlio crollavano subito dal sonno. Ma io no. Io mi sedevo e scrivevo un diario su tutto quello che avevamo visto, su chi avevamo incontrato, su quello che avevo sentito dire, su quello che avevamo imparato, su come ci sentivamo ecc… Si tratta di roba vera, cruda. E si trova tutta nel mio libro. I miei lettori mi dicono che leggendo il mio libro provano la sensazione di aver affrontato quel viaggio con me!
Qual è la tua parte, o frase, preferita di 94 Maidens, e perchè?
Hmmm… questa domanda è molto difficile. Non sono certa di avere una parte preferita, ma devo dire che la parte più difficile del libro è quella che segue il viaggio di Manfred. Ho pianto scrivendo quella parte, leggendola e correggendo le varie bozze. Ci sono veramente sangue, sudore e lacrime in ogni pagina. Anche la frase che ho incluso all’inizio del libro, di George Santayana, che dice che quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo, è molto importante per me. Racchiude perché in primo luogo ho voluto scrivere 94 Maidens e perché sto lottando così tanto affinché nessuno dimentichi che cosa è successo. Quella frase si trova impressa su una lapide ad Auschwitz - Birkenau . Dobbiamo ricordare, ma per ricordare, prima dobbiamo imparare.
Come hanno reagito la tua famiglia e i tuoi amici quando hai parlato loro della tua meravigliosa idea di scrivere 94 Maidens-94Fanciulle?
Hanno pensato che fossi pazza. Hanno detto che sicuramente a molte persone sarebbe interessato sapere la storia della mia famiglia, ma viaggiare in altre nazioni, accedere agli archivi sigillati, svolgere numerose ricerche, rintracciare tutta la verità e trascriverla in un libro? Chi lo avrebbe fatto?
Ma mi conoscono e sanno che niente e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. I miei amici dicono spesso “Dì a Rhonda che non può fare qualcosa e guarda in quanto poco tempo lei riesce a farla”. Ed è la verità!
Solo 5 stati degli Stati Uniti hanno obbligatoria l’educazione all’Olocausto (Florida New Jersey, Illinois, California e New York) ma adesso grazie a te, e grazie al tuo impegno, è diventata obbligatoria anche in Pennsylvania e credo che quello che hai fatto sia a dir poco meraviglioso. Puoi raccontarci com’è successo?
Quindi adesso siamo a 6 stati! Arrivare a questo punto è stato molto impegnativo, facevo un passo avanti e due indietro. ho imparato molto di politica e sulle leggi a livello statale. Abbiamo dovuto superare varie opposizioni e questo è stato un grande sforzo, m adesso il mio video, The Mandate Video, che ho caricato su Youtube, può essere guardato da tutti, in tutto il mondo. Lentamente sempre più persone si sono unite alla mia lotta, e grazie all’aiuto dei giornalisti, abbiamo creato una petizione online, affinché anche gli studenti in Pennsylvana potessero ricevere un’educazione sull’Olocausto, che è firmata da molti, inclusi membri di assemblee. Ci è voluto un anno affinché succedesse qualcosa, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Adesso, ho cominciato la stessa battaglia in altri stati, perché credo fermamente che il destino del nostro mondo dipenda anche dall’educazione che riceviamo. Lo credo davvero.
Su Youtube hai caricato un video 94 Maidens – The Mandate Video, che mostra le lacune di vari studenti della Pennsylvania che non riescono a rispondere ad alcune domande basilari sull’Olocausto. Che cosa speri che le persone, dopo aver visto questo video, possano imparare?
Che non è mai troppo tardi per imparare. Gli studenti che vediamo nel mio video sono molto intelligenti, e non è colpa loro se non sapevano rispondere a quelle domande. La verità è che non hanno avuto modo di studiare l’Olocausto. Nessuno può sapere qualcosa di preciso se prima non ha letto delle informazioni. In Pennsylvania stavamo fallendo, perché agli studenti era negata la possibilità di essere educati sull’Olocausto. Stiamo ancora fallendo in numerosi altri stati, ma come siamo riusciti a cambiare le cose in Pennsylvania, allora possiamo farlo ovunque. Spero solo che succeda prima che sia troppo tardi. I giovani d’oggi devono sapere che cosa è il genocidio, così da impedire che tali ingiustizie accadano di nuovo. L’ignoranza può essere fatale.
Purtroppo anche in Italia, dove vivo, in alcune scuole non viene insegnata la Shoah, o viene insegnata troppo superficialmente. Ad esempio, conosco studenti non sanno che cosa sia la Shoah, o dove si trovi Auschwitz. Perché pensi che sia importante che i giovani ricevano la giusta educazione e che le scuole s'impegnino a ricordare la Shoah?
Non è solo importante che gli studenti italiani conoscano la Shoah, i genocidi e le varie violazioni dei diritti umani, è obbligatorio! Sfortunatamente l'antisemitismo è ancora alto in Europa, e basta pensare alle teste di maiale trovate nelle sinagoghe oppure alle svastiche dipinte sui monumenti ebraici o sui muri romani, oppure alle minacce ricevute da calciatori ebrei... Le persone hanno sofferto molto durante il fascismo e il nazismo e dobbiamo ricordarlo, anche affinché tutto questo non si ripeta mai più. Non è vero che un altro Olocausto non succederà più. Sta succedendo di nuovo, oggi. Basta pensare ai Paesi arabi. Degli innocenti stanno morendo, e noi dobbiamo stare molto attenti e preoccuparci per il prossimo. Tutti noi!
Puoi lasciare un messaggio ai sostenitori di UN PONTE per ANNE FRANK?
Innanzitutto complimenti, Sofia! Poco tempo fa sono andata in una scola di New York che ha un alberello di castagno, nato dai semi d’albero dell’unico castagno che Anne poteva vedere dalla finestra del nascondiglio. di quell’albero che le dava speranza! Mentre tu dai speranza all’Italia! Continua così! Come dico sempre “educa te stessa, insegna agli altri”. Con affetto, Rhonda.
Non era una scelta scrivere questo libro, era una responsabilità. Numerose testimonianze sull’Olocausto sono state trasformate in libri, ed essendo io figlia di una sopravvissuta, nonché madre di due giovani adulti, sapevo che volevo fare lo stesso. Si tratta della storia della mia famiglia, di una storia che merita di essere raccontata. Ogni storia è importante. E ogni storia dovrebbe essere ascoltata perché c’è sempre qualcosa da imparare. Non sarà mai trascorso troppo tempo dalle atrocità del nazismo per smettere di ascoltare tali storie. Inoltre, è importantissimo ascoltare oggi queste testimonianze, oggi che abbiamo ancora la possibilità di essere in contatto con alcuni sopravvissuti all’Olocausto e liberatori. Il mio libro è ispirato a eventi realmente accaduti, nonché alla storia di mia madre. I capitoli sono brevi, così possiamo interrompere e riprendere la lettura quando vogliamo. In un capitolo, ad esempio, accompagno i lettori nel mio viaggio alla ricerca della verità, per scoprire esattamente che cosa successe alla mia famiglia, mentre nel capitolo dopo, ci troviamo indietro nel tempo, per rendere il tutto ancora più vero. Il mio metodo di scrittura ricorda quello conversato, e spesso i lettori mi dicono che sembra che, durante la lettura, io sia nella stessa stanza con loro a raccontare ad alta voce ogni cosa. Secondo me, è un bellissimo complimento! E sono molto grata a chi recensisce il mio romanzo votandolo con 5 stelline!
Prima di scrivere 94 Maidens, poiché tua madre soffre ancora a causa di tutto quello che ha subìto durante l’Olocausto, hai deciso di andare in Germania, dove ti sei fatta strada fino ad arrivare al più grande archivio nazista che il mondo abbia mai visto, nel tentativo di scoprire che cos’era successo a tua madre durante la Seconda Guerra Mondiale. Che cosa hai provato andando in Germania e vivendo sulla tua pelle quello che tua madre aveva vissuto?
È stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto. Abbiamo visitato 7 campi di concentramento in tredici giorni. È stata un’esperienza molto profonda, sia psicologicamente sia fisicamente. abbiamo pianto tanto. Partecipavamo ai vai tour cominciando di mattina, molto presto, e alla sera eravamo distrutti. Quando rientravamo in hotel, mio marito e mio figlio crollavano subito dal sonno. Ma io no. Io mi sedevo e scrivevo un diario su tutto quello che avevamo visto, su chi avevamo incontrato, su quello che avevo sentito dire, su quello che avevamo imparato, su come ci sentivamo ecc… Si tratta di roba vera, cruda. E si trova tutta nel mio libro. I miei lettori mi dicono che leggendo il mio libro provano la sensazione di aver affrontato quel viaggio con me!
Qual è la tua parte, o frase, preferita di 94 Maidens, e perchè?
Hmmm… questa domanda è molto difficile. Non sono certa di avere una parte preferita, ma devo dire che la parte più difficile del libro è quella che segue il viaggio di Manfred. Ho pianto scrivendo quella parte, leggendola e correggendo le varie bozze. Ci sono veramente sangue, sudore e lacrime in ogni pagina. Anche la frase che ho incluso all’inizio del libro, di George Santayana, che dice che quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo, è molto importante per me. Racchiude perché in primo luogo ho voluto scrivere 94 Maidens e perché sto lottando così tanto affinché nessuno dimentichi che cosa è successo. Quella frase si trova impressa su una lapide ad Auschwitz - Birkenau . Dobbiamo ricordare, ma per ricordare, prima dobbiamo imparare.
Come hanno reagito la tua famiglia e i tuoi amici quando hai parlato loro della tua meravigliosa idea di scrivere 94 Maidens-94Fanciulle?
Hanno pensato che fossi pazza. Hanno detto che sicuramente a molte persone sarebbe interessato sapere la storia della mia famiglia, ma viaggiare in altre nazioni, accedere agli archivi sigillati, svolgere numerose ricerche, rintracciare tutta la verità e trascriverla in un libro? Chi lo avrebbe fatto?
Ma mi conoscono e sanno che niente e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. I miei amici dicono spesso “Dì a Rhonda che non può fare qualcosa e guarda in quanto poco tempo lei riesce a farla”. Ed è la verità!
Solo 5 stati degli Stati Uniti hanno obbligatoria l’educazione all’Olocausto (Florida New Jersey, Illinois, California e New York) ma adesso grazie a te, e grazie al tuo impegno, è diventata obbligatoria anche in Pennsylvania e credo che quello che hai fatto sia a dir poco meraviglioso. Puoi raccontarci com’è successo?
Quindi adesso siamo a 6 stati! Arrivare a questo punto è stato molto impegnativo, facevo un passo avanti e due indietro. ho imparato molto di politica e sulle leggi a livello statale. Abbiamo dovuto superare varie opposizioni e questo è stato un grande sforzo, m adesso il mio video, The Mandate Video, che ho caricato su Youtube, può essere guardato da tutti, in tutto il mondo. Lentamente sempre più persone si sono unite alla mia lotta, e grazie all’aiuto dei giornalisti, abbiamo creato una petizione online, affinché anche gli studenti in Pennsylvana potessero ricevere un’educazione sull’Olocausto, che è firmata da molti, inclusi membri di assemblee. Ci è voluto un anno affinché succedesse qualcosa, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Adesso, ho cominciato la stessa battaglia in altri stati, perché credo fermamente che il destino del nostro mondo dipenda anche dall’educazione che riceviamo. Lo credo davvero.
Su Youtube hai caricato un video 94 Maidens – The Mandate Video, che mostra le lacune di vari studenti della Pennsylvania che non riescono a rispondere ad alcune domande basilari sull’Olocausto. Che cosa speri che le persone, dopo aver visto questo video, possano imparare?
Che non è mai troppo tardi per imparare. Gli studenti che vediamo nel mio video sono molto intelligenti, e non è colpa loro se non sapevano rispondere a quelle domande. La verità è che non hanno avuto modo di studiare l’Olocausto. Nessuno può sapere qualcosa di preciso se prima non ha letto delle informazioni. In Pennsylvania stavamo fallendo, perché agli studenti era negata la possibilità di essere educati sull’Olocausto. Stiamo ancora fallendo in numerosi altri stati, ma come siamo riusciti a cambiare le cose in Pennsylvania, allora possiamo farlo ovunque. Spero solo che succeda prima che sia troppo tardi. I giovani d’oggi devono sapere che cosa è il genocidio, così da impedire che tali ingiustizie accadano di nuovo. L’ignoranza può essere fatale.
Purtroppo anche in Italia, dove vivo, in alcune scuole non viene insegnata la Shoah, o viene insegnata troppo superficialmente. Ad esempio, conosco studenti non sanno che cosa sia la Shoah, o dove si trovi Auschwitz. Perché pensi che sia importante che i giovani ricevano la giusta educazione e che le scuole s'impegnino a ricordare la Shoah?
Non è solo importante che gli studenti italiani conoscano la Shoah, i genocidi e le varie violazioni dei diritti umani, è obbligatorio! Sfortunatamente l'antisemitismo è ancora alto in Europa, e basta pensare alle teste di maiale trovate nelle sinagoghe oppure alle svastiche dipinte sui monumenti ebraici o sui muri romani, oppure alle minacce ricevute da calciatori ebrei... Le persone hanno sofferto molto durante il fascismo e il nazismo e dobbiamo ricordarlo, anche affinché tutto questo non si ripeta mai più. Non è vero che un altro Olocausto non succederà più. Sta succedendo di nuovo, oggi. Basta pensare ai Paesi arabi. Degli innocenti stanno morendo, e noi dobbiamo stare molto attenti e preoccuparci per il prossimo. Tutti noi!
Puoi lasciare un messaggio ai sostenitori di UN PONTE per ANNE FRANK?
Innanzitutto complimenti, Sofia! Poco tempo fa sono andata in una scola di New York che ha un alberello di castagno, nato dai semi d’albero dell’unico castagno che Anne poteva vedere dalla finestra del nascondiglio. di quell’albero che le dava speranza! Mentre tu dai speranza all’Italia! Continua così! Come dico sempre “educa te stessa, insegna agli altri”. Con affetto, Rhonda.
94 MAIDENS/94 FANCIULLE - il libro
Trama:
Sono studentesse innocenti di un'età compresa tra 12 e 24 anni, che in circostanze normali dovrebbero studiare, ridere e giocare. Purtroppo però siamo nell'anno 1942, in una Polonia occupata dai nazisti. Niente è normale. La notte dell'11 agosto, vestite solo con delle camicie da notte di cotone, attendono il destino che le vede tra le mani dei loro aguzzini nazisti. Nel frattempo, anche una famiglia ebrea di Berlino sta giocando al gatto con il topo con i nazisti. Quanto tempo hanno ancora da vivere? Correre diventa sempre più difficile, mentre nascondersi diventa sempre più pericoloso. I nazisti sono sempre di più sulle loro tracce e il tempo stringe, sia per i cacciatori sia per le prede.
Riuscirà Rhonda, dopo le sue ricerche, a ricucire le ferite nell'animo della madre, sopravvissuta alla Shoah, i cui ricordi fanno ancora troppo male? Oppure adesso che Rhonda ha scoperto molte verità sul passato di sua madre, vedrà la sua famiglia come un qualcosa di nuovo?
Ispirato a vicende realmente accadute, 94 Maidens - 94 Fanciulle è una storia indimenticabile di forza e sopravvivenza.
Lingua: Inglese
Pagine: 304
Sono studentesse innocenti di un'età compresa tra 12 e 24 anni, che in circostanze normali dovrebbero studiare, ridere e giocare. Purtroppo però siamo nell'anno 1942, in una Polonia occupata dai nazisti. Niente è normale. La notte dell'11 agosto, vestite solo con delle camicie da notte di cotone, attendono il destino che le vede tra le mani dei loro aguzzini nazisti. Nel frattempo, anche una famiglia ebrea di Berlino sta giocando al gatto con il topo con i nazisti. Quanto tempo hanno ancora da vivere? Correre diventa sempre più difficile, mentre nascondersi diventa sempre più pericoloso. I nazisti sono sempre di più sulle loro tracce e il tempo stringe, sia per i cacciatori sia per le prede.
Riuscirà Rhonda, dopo le sue ricerche, a ricucire le ferite nell'animo della madre, sopravvissuta alla Shoah, i cui ricordi fanno ancora troppo male? Oppure adesso che Rhonda ha scoperto molte verità sul passato di sua madre, vedrà la sua famiglia come un qualcosa di nuovo?
Ispirato a vicende realmente accadute, 94 Maidens - 94 Fanciulle è una storia indimenticabile di forza e sopravvivenza.
Lingua: Inglese
Pagine: 304